Dal verso alla prosa: parafrasi letterale del Purgatorio
In questo spazio, si propone una parafrasi dei 33 canti del Purgatorio, la seconda cantica della Divina Commedia. Lo scopo è offrire un supporto allo studio, creando un ponte verso la comprensione letterale del testo, spesso difficile per chi si avvicina per la prima volta alla lingua e allo stile del Trecento.
La parafrasi si configura come un inevitabile "tradimento" del testo, poiché tenta di dire con altre parole ciò che l'autore ha espresso in modo irripetibile. Consapevole di questa limitazione, ho cercato di realizzarne una che si mantenesse, nei limiti del possibile, fedele al dettato originale, fatta eccezione per la sintassi, riorganizzata, ai fini della scorrevolezza, secondo l'ordine sintattico moderno (soggetto-verbo).
Per facilitare la consultazione, si esplicitano le scelte operate:
nelle parentesi quadre [ ], sono racchiuse le integrazioni rese necessarie per rendere più scorrevole la parafrasi, ma che non corrispondono a parole presenti nel testo originale;
nelle parentesi tonde ( ), sono racchiuse parafrasi alternative o chiarimenti, inseriti nei casi in cui l'esigenza di aderenza al testo abbia prodotto una formulazione primaria di non agevole comprensione.
Ciò premesso, si desidera mettere in evidenza che la lettura diretta del testo originale è sempre la scelta migliore, per apprezzare le scelte espressive del testo: il suono, il ritmo, la posizione di una parola, l'allitterazione o l'assonanza con le parole vicine, tutto concorre a creare un linguaggio di straordinaria bellezza.
L’auspicio è, quindi, che questa risorsa serva da guida provvisoria, ma che non faccia perdere di vista la bellezza e la profondità dell'originale dantesco.
Anna Sberveglieri